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La Fòcara di Novoli: la festa del fuoco

La Fòcara di Novoli

La Fòcara di Novoli è l’evento invernale più atteso in Puglia, conosciuto in tutto il mondo per il fascino e la suggestione che emana. Novoli è un piccolo centro a circa 11 km da Lecce e la sua festa affonda le radici nella secolare devozione dei novolesi per Sant’Antonio Abate, il protettore della città. I giorni in suo onore, dal 16 al 18 gennaio, sono chiamati “i giorni del fuoco” perché ogni anno viene costruita la fòcara, il più grande falò del Mediterraneo.

La storia della Focara di Novoli

Molti anni fa la fòcara era un cumulo di modeste dimensioni, poi l’evento è cresciuto d’importanza e dalla piccola piazza di Novoli è stata spostata in piazza Tito Schipa, uno spazio decisamente più ampio, quasi in periferia. La costruzione della fòcara inizia all’alba del 7 gennaio e si conclude a mezzogiorno della vigilia (16 gennaio), ma la raccolta e il trasporto delle fascine di vite inizia ancora prima, nel mese di dicembre. È un’architettura imponente, alta circa 20 metri per un diametro di 25 metri, che richiede il lavoro di una squadra di costruttori e di volontari capaci di stare molto tempo sulle scale a pioli e di passarsi le fascine l’uno sull’altro, al di sopra della testa. Negli anni la fòcara è stata costruita in modi diversi: a cono, a piramide, con diversi strati circolari sovrapposti (a torta) o con una galleria al centro per far passare la processione che accompagna la statua di Sant’Antonio Abate.

La festa della Focara di Novoli: l'accensione e le date

Tutti mesi di duro lavoro sono compensati dai tre giorni di festa in cui Novoli si trasforma in un grande palco per ospiti nazionali e internazionali del mondo dell’arte, del teatro e della musica. C’è spazio anche per il gusto ed è impossibile resistere ai prodotti tipici pugliese e al profumo dello street food. 

Come da tradizione il momento più atteso è la sera del 16 gennaio, quando i fuochi d’artificio incendiano l’enorme fòcara intrattenendo migliaia di persone con il naso all’insù, pronte a sfidare il freddo. Il 17 gennaio è il giorno dedicato a Sant’Antonio Abate e centinaia di persone non rinunciano all’appuntamento con i fuochi diurni, uno spettacolo di nuvole colorate scandito dal frastuono delle esplosioni.

L’enorme fòcara brucia per giorni fino ridursi a pochi bagliori ardenti: la musica, i riti religiosi e il viavai di persone continuano fino al 18 gennaio, l’ultimo dei “giorni del fuoco”, ma non per questo meno intenso degli altri. 

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