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Serra Cicora, un luogo dal fascino primitivo

Serra Cicora

Ci sono luoghi del Salento dove la natura ha ancora un fascino primitivo e uno di questi è Serra Cicora, all’interno Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano, a pochi chilometri dalla città Nardò (10 km). 

È un altopiano aspro e roccioso intervallato da campi coltivati che si abbassa gradualmente fino a raggiungere il livello del mare. Il suo tratto di costa è tra i più impervi della costa ionica salentina e la sua bellezza è decisamente suggestiva.

Un punto molto frequentato per ammirare il tramonto sul mare è il tornante che da Masseria Brusca, una monumentale villa-masseria a monte del Parco di Porto Selvaggio, scende verso la litoranea. Alcuni punti di accesso al mare sono l’insenatura Lu Rinaru, una piccola spiaggia di sabbia grossolana e di scogliera bassa, e lo stabilimento balneare Litos, a circa 1 km a sud della litoranea, posizionato su una comoda piattaforma in legno costruita sugli scogli. Il resto della scogliera scogliera è difficile da percorrere e ciò non rende Serra Cicora una meta adatta per chi cerca le distese di sabbia.

Serra Cicora è infatti una destinazione perfetta per chi ama il contatto con la natura e cerca lo spirito d’avventura: la ricca biodiversità del fondale è ideale per lunghe sessioni di snorkeling o per le escursioni in canoa e kayak, mentre le escursioni di trekking permettono di immergersi nella vegetazione mediterranea tra gli arbusti di rosmarino, i fichi d’India e i colori del mar Ionio. Non bisogna assolutamente dimenticare che le grotte e i ripari presenti in quest’area, dei veri e propri scrigni di reperti archeologici, hanno richiamato l’attenzione di studiosi da tutto il mondo e degli appassionati di storia.

Siti archeologici a Serra Cicora

I siti Grotta del Cavallo, Grotte Serra Cicora A, B e C e il pianoro di Serra Cicora testimoniano la presenza dell’uomo fin dal Paleolitico. In particolare, nel giacimento di Grotta del Cavallo sono stati trovati i resti della cultura Uluzziana, sviluppatasi in Puglia nel Paleolitico superiore antico (34.000-31.000 anni fa) e sono anche le tracce più antiche della presenza dell’uomo Sapiens in Europa. 

Il pianoro di Serra Cicora è stato quindi dichiarato un bene di interesse culturale dal Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) e ospita uno degli esempi meglio documentati di necropoli neolitica in Italia meridionale. Il sito è circondato da un muro a doppia cortina di grossi blocchi in cui sono stati rinvenuti diversi circoli di pietre con resti di individui inumati, tutti elementi che lo rendono un vero e proprio monumento megalitico.

40.173350003398, 17.947906664825
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